Gino Strada: “La guerra è una malattia da curare”

 

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Gino Strada: “La guerra è una malattia da curare”

Il pacifismo come ragione di vita, i conflitti come il “cancro” dell’umanità, da estirpare e debellare al pari di una patologia infettiva e virale. Gino Strada ha fatto della non violenza la strada maestra della sua vita: un ideale da perseguire ad ogni costo e con ogni forma, mezzo e energia.

La laurea in chirurgia, conseguita a metà anni ’80, le specializzazioni all’Università di Stanford e Pittsburgh, diventano un prezioso bagaglio da mettere al servizio della collettività: prima attraverso il volontariato con la Croce Rossa, poi con Emergency, associazione umanitaria internazionale fondata insieme a un gruppo di colleghi nel 1994.

Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Europa: in più di venti anni di attività i volontari hanno fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 Paesi nel mondo, assumendo un ruolo fondamentale nella gestione delle crisi internazionali.

Gino Strada ha sostenuto posizioni critiche nei confronti della strategia militare della Nato e degli Stati Uniti, ma anche delle politiche dei governi italiani, affiancando sempre all’impegno nelle zone di conflitto le battaglie morali e civili. Nel 2013, dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, viene eletto tra i dieci possibili candidati alla Presidenza della Repubblica dal Movimento 5 Stelle, ma decide di ritirarsi. 

L’impegno a favore della pace, le attività nelle aree di conflitto e il contributo nella lotta al terrorismo lo hanno portato a ricevere numerosi premi, tra cui il Nobel alternativo al Parlamento svedese. “La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente”, dirà il chirurgo milanese durante la premiazione. 

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Gino Strada: “La guerra è una malattia da curare”ultima modifica: 2017-10-07T19:53:30+02:00da eles-1966
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