20 aprile 1945 – “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” – Così vennero scelti 20 bambini ebrei per essere usati come cavie e poi impiccati …ma non ci pensate, hanno fatto anche cose buone…!

 

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“Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” – Così vennero scelti 20 bambini ebrei per essere usati come cavie e poi impiccati …ma non ci pensate, hanno fatto anche cose buone…!

 

“CHI VUOLE VEDERE LA MAMMA FACCIA UN PASSO AVANTI”…
20 BAMBINI EBREI IMPICCATI “come quadri alla parete”, come dichiarerà nel 1946 uno degli assassini

20 aprile 1945 – Di fronte all’avanzata dell’esercito inglese, la Gestapo impicca 20 bambini ebrei che erano stati usati per esperimenti medici:L’impiccagione viene eseguita nello scantinato della Scuola Damm, ad Amburgo, in Germania.Venti bambini, ebrei europei, tra cui il napoletano Sergio de Simone, 7 anni, tradito da un fascista delatore.

Tra i venti bambini uccisi c’è anche un piccolo italiano, Sergio de Simone, nato a Napoli il 29 novembre 1937. Dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali del governo Mussolini, la mamma di Sergio ripara nella casa di famiglia in Istria, ma viene tradita da un fascista . Dalla Risiera di San Sabba a Trieste, Sergio viene deportato ad Auschwitz con la mamma, la nonna, la zia e due cuginette.Il dottor Mengele, l’angelo della morte, una fredda mattina di novembre del 1944 si presentò nella baracca 11 di Auschwitz-Birkenau e disse: “”Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti”: con questo inganno il famigerato dottor Mengele selezionò venti bambini ebrei tra i 5 e i 12 anni, dieci maschi e dieci femmine, e dal campo di sterminio di Auschwitz li manda a quello di Neuengamme. Lì un altro medico nazista, Kurt Heissmeyer, aveva richiesto cavie umane per esperimenti sulla tubercolosi.
Con questo inganno il famigerato dottor Mengele selezionò venti bambini ebrei tra i 5 e i 12 anni, dieci maschi e dieci femmine, e dal campo di sterminio di Auschwitz li manda a quello di Neuengamme. Lì un altro medico nazista, Kurt Heissmeyer, aveva richiesto cavie umane per esperimenti sulla tubercolosi.
Inizia così la tragica vicenda di queste piccole vittime, provenienti da diversi paesi europei: Francia, Olanda, Jugoslavia, Italia e Polonia. Il dottor Kurt Heissmeyer diede inizio ai suoi esperimenti nel gennaio del 1945. Il 20 aprile, l’esperimento era fallito, i bambini erano malati e stremati e gli inglesi erano alle porte… Da Berlino giunse l’ordine di trasferirli nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm e di eliminarli. Un’ora prima di mezzanotte ebbe inizio il loro massacro. Quella stessa notte i cadaveri dei bambini da Bullenhuser Damm furono nuovamente trasferiti a Neuengamme e cremati.La conclusione della loro storia è altrettanto drammatica: dopo aver subito dolorosi quanto inutili esperimenti medici, i bambini vengono impiccati nei sotterranei della scuola di Bullenhuser Damm, ad Amburgo. È il 20 aprile 1945: gli inglesi sono alle porte, ma le SS festeggiano comunque il cinquantaseiesimo compleanno di Hitler. Bevono e fumano dopo aver compiuto il loro “dovere”: l’impiccagione di venti bambini. Durante il processo ai responsabili della strage, il milite SS Johann Frahm dichiara: Ai bambini fu messa intorno al collo una corda e furono appesi a un gancio. Come quadri alla parete.

Il 18 marzo 1946, l’esercito inglese diede inizio al processo contro i 14 responsabili del massacro di questi 20 innocenti, che si concluse con la loro condanna a morte per impiccagione il 3 maggio. Solo 11 di loro furono giustiziati, gli altri tre rimasero impuniti.

Tribunale Internazionale 1986

Nel 1986 per diversi giorni il memoriale nella scuola di Bullenhuser Damm è stato la sede di un Tribunale. Hanno partecipato giuristi provenienti dai diversi “Paesi vittime”. Presidente è stato l’ex giudice costituzionale Martin Hirsch. L’obiettivo del Tribunale è stato quello di chiarire il fatto perché mai uno dei principali responsabili dell’assassinio dei bambini, Arnold Strippel, non fosse stato consegnato alla giustizia. Il Tribunale non voleva e non doveva essere un “tribunale sostitutivo”. Sono stati presi in considerazione i motivi giuridici dell’inattività per tanti anni della giustizia tedesca nei confronti dei crimini nazisti.

De Simone, Sergio, 7 anni, italiano. Goldinger, Surcis, 11 anni, polacca. Herszberg, Riwka, 7 anni, polacca. Hornemann, Alexander, 8 anni, olandese. Hornemann, Eduard, 12 anni, olandese. James, Marek, 6 anni, polacco. Junglieb, W., 12 anni, jugoslavo. Klygermann, Lea, 8 anni, polacca. Kohn, Georges-André, 12 anni, francese. Mania Altmann, 5 anni, nata nel ghetto di Radom. Mekler, Bluma, 11 anni, polacca. Morgenstern, Jacqueline, 12 anni francese. Reichenbaum, Eduard, 10 anni, polacco. Steinbaum, Marek, 10 anni, polacco. Wassermann, H., 8 anni, polacca. Witónska, Eleonora, 5 anni, polacca. Witónski, Roman, 7 anni, polacco. Zeller, Roman, 12 anni, polacco. Zylberberg, Ruchla, 9 anni, polacca.

Durante il processo sono stati letti passaggi dei verbali del processo al “Curio-Haus” del 1946 e sono stati sentiti testimoni, parenti e periti giudiziari. Secondo i giuristi questo ritardo temporale è del tutto ingiustificabile, è esemplare per il trattamento dei crimini nazisti da parte della giustizia tedesca.Grazie a Günther Schwarberg, giornalista tedesco del settimanale “Stern” che ha dedicato tutta la sua vita nel trovare i carnefici del Terzo Reich, il 20 aprile è diventato “Il Giorno del Ricordo” e nella scuola di Bullenhuser Damm, oggi ribattezzata Janusz Korczak Schule in onore del grande pedagogo polacco morto a Treblinka insieme ai bambini ebrei dell’orfanotrofio che istituì e diresse nel ghetto di Varsavia, ogni anno viene organizzata una cerimonia commemorativa in onore di questi 20 bambini.

Il 20 aprile 1979 è nata l’”Associazione dei Bambini di Bullenhuser Damm”, di cui Philippe Kohn – fratello di Georges-André, il più grande dei 20 bambini di cui il libro narra la storia – è il presidente.
Nella scuola, su una lapide posta in un giardino di rose bianche si legge: “Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla”.Anche in Italia è vivo il ricordo di questa strage: nel 2004 è stato pubblicato il libro di Maria Pia Bernicchia “I venti bambini di Bullenhuser Damm”

Con questo inganno il dottor Josef Mengele, l angelo della morte , selezionò 20 bambini ebrei, tra i 5 e i 12 anni, 10 maschi e 10 femmine per mandarli dal campo di sterminio di Auschwitz a quello di Neuengamme. Lì un altro medico nazista, Kurt Heissmeyer, aveva richiesto cavie umane per esperimenti sulla tubercolosi. Iniziò così la tragica vicenda di queste piccole vittime, provenienti da: Francia, Olanda, Jugoslavia, Italia e Polonia. Dopo aver subito dolorosi e inutili esperimenti medici, i bambini vennero impiccati nei sotterranei di una scuola di Amburgo il 20 aprile Oggi la scuola tedesca ospita un giardino di rose bianche dedicato alle piccole vittime e ogni anno viene organizzata una cerimonia commemorativa in loro onore. La lapide nel roseto reca la seguente scritta: QUI SOSTA IN SILENZIO, MA QUANDO TI ALLONTANI PARLA

Oggi la scuola tedesca di Bullenhuser Damm ospita un giardino di rose bianche dedicato alle piccole vittime e ogni anno viene organizzata una cerimonia commemorativa in loro onore. La lapide nel roseto dice “Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla”.

 

tratto da: https://italiaantifascista.altervista.org/chi-vuole-vedere-la-mamma-faccia-un-passo-avanti/?doing_wp_cron=1541796321.2981929779052734375000

20 aprile 1945 – “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” – Così vennero scelti 20 bambini ebrei per essere usati come cavie e poi impiccati …ma non ci pensate, hanno fatto anche cose buone…!ultima modifica: 2018-11-09T22:26:10+01:00da eles-1966
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